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L'Incontro Perfetto

Aggiornamento: 12 lug 2023


“Io sono fatto così”

E’ la frase che Paolo ripete più spesso a chiunque: alla madre, quando nonostante i suoi 40anni, lo rimprovera per i suoi week end pieni di vizi, al suo braccio destro, quando dopo una riunione impegnativa, gli deve portare un bicchiere dello schotch più caro che ci sia sul mercato, perché è un lusso per lui, alle donne che ogni settimana cambia, perché per lui è la normalità.

Paolo è un uomo bello, molto bello, di successo, proprietario di un’azienda che gli frutta abbastanza da permettergli una casa a Roma, una a Parigi, una Los Angeles e una alle Maldive. E’ ricco, pieno di amici (finti), di serate fatte di lusso e di piccoli vizietti a cui non dice mai di no, ed è pieno di donne.

Paolo arriva da una famiglia agiata, che non ha dovuto lottare per il suo posto nella società. Unico maschio di 3 figli, coccolato e molto viziato dalla madre, e motivo di orgoglio del padre. Laureato a pieni voti, dopo un anno sabatico, ha capito e deciso quale sarebbe stata la sua strada: nonostante le spalle ben coperte da una famiglia benestante, ha voluto fare da solo. E, decisamente non è uno che si accontenta. Anzi. ha voluto strafare, ed è arrivato a livelli di patrimonio decisamente più alti di quelli della famiglia di origine.

La gente spesso si chiede lui di tutti quei soldi cosa se ne faccia, sapendo che non ha moglie, figli o nessuno da mantenere. Facile! Li usa per lui, per i suoi vizi, per i lussi a cui non sa rinunciare. Ama la vita, ama il lusso, ama le donne e conquistarle con un portafoglio pieno, portandole a cena con jet privato nel ristorantino più in di champs elysées, per lui è un gioco da ragazzi.

In gioventù ha avuto qualche storia, più o meno importante, ma in tutte c’era un comune denominatore: lui e la sua incapacità nello stare in una relazione monogama. Così, ha smesso di vivere relazioni composte da solo due persone, e si è dedicato a lui solamente.

Non illude mai le donne con cui esce, alcune volte omette il numero di quante realmente siano, ma è sempre onesto quando parla di sé “Amo le donne, amo il loro corpo, amo farci l’amore, ma non riuscirei mai ad amarne una sola. Cedo facilmente alla carne”.

Nonostante la madre sia in pena per lui, perché a 40 anni non si è ancora sistemato, nonostante le parole poco carine che le sorelle gli riservano, e nonostante le battute pungenti del padre sulla sua situazione da scapolo, lui continua imperterrito sulla sua strada, senza mai vacillare un solo istante delle sue convinzioni.

E lui, è fatto così! Non deve dar conto a nessuno della sua vita, non si è mai innamorato, perché dice di non volerlo fare, che spezzerebbe il cuore di mille donne (come se già ciò non accadesse) e che non vuole avere una vita con delle catene ai piedi. Lui è nato libero e deve morire libero. Questa è la sua filosofia di vita.


“Io sono fatta così”

Ed esattamente come per Paolo, questa è la frase che anche Francesca ripete in continuazione.

Lo dice ai suoi genitori quando spende cifre esorbitanti per delle scarpe, quando si concede ogni volta che può una giornata alle terme, quando ogni week end, organizza festini in compagnia di gente poco raccomandabile.

Francesca, a differenza di Paolo, arriva da una famiglia molto umile, la più piccola di 4 figlie, si è rimboccata le maniche e si è fatta da sola. Subito dopo la laurea, ha preso due master e si è data da fare per uscire da quella che lei chiamava una “vita misera”.

Creatrice di brand, e successivamente ideatrice di varie app. prettamente femminili, ha dato vita ad un impero che le permette di vivere nel lusso, in una vita agiata, fatta di cose materiali costosissime, di serate di gala, di moda e di feste mondane da qualsiasi parte del mondo.

I suoi genitori non sono del tutto contenti di questa sua nuova vita, dicono che sia cambiata, ormai lontana da quei valori con cui l’hanno cresciuta, mentre le sorelle, ovviamente tutte sistemate e con prole a seguito, le sottolineano ogni volta quanto è bello avere una famiglia, dei bambini da crescere, e un marito che porta a casa la pagnotta.

Ma lei, è decisamente molto lontana da quella linea della vita, a lei non interessa una relazione duratura, un matrimonio e dei figli ancora meno!

Ha trentacinque anni ed è pienamente realizzata. E’ di una bellezza disarmante. Non passa assolutamente inosservata e ha tantissimi uomini che la corteggiano. Ma la sua relazione più lunga, sincera e vera è con sé stessa. Ama la conquista, o meglio, ama far credere agli uomini che loro abbiano il potere di decidere. In realtà quando qualcuno centra l’obbiettivo, è lei ad aver deciso che deve andare così. E’ così caratterialmente determinata, forte, poco incline al bisogno, che gli uomini che incontra, puntualmente si innamorano di questa sua indipendenza, di questa donna tutta d’un pezzo che si trovano davanti, e nonostante lei sia sempre molto leale e sincera, si ritrova sempre a spezzare cuori qua e la.

Dice di amare gli uomini, o meglio ama ciò che gli uomini possono darle, e ciò che le fanno provare quando sono in intimità, infatti le sue relazioni non vanno al di la di una colazione dopo una lunga notte di passione. Per lei, quello è l’amore. Ciò che due corpi riescono a creare, ciò che due corpi diventano durante l’atto dell’amore.

Anche per una sola volta, in una sola notte.



ROMA- 13 GIUGNO

Una bellissima sera di giugno, nel mezzo di Trastevere, con la luna piena che illuminava la città.

“Gentilmente un americano per favore”

Chiese Francesca al barista del locale in cui si trovava con delle amiche per un week end lungo

prima delle vere vacanze estive. Il barman sorrise, e lei iniziò a fare mille pensieri su di lui, senza filtri, tanto nessuno poteva sentire.

-Mica male sto tipo. Bello sguardo…e ha anche un bel fondoschiena.-

I suoi pensieri, poco pudici, vennero interrotti da una voce che richiamò la sua attenzione.

“Mi fa un negroni? Grazie”

Con la coda dell’occhio, intravide una figura maschile, alta, spalle larghe, capelli brizzolati. Con nonchalance si girò per vedere bene quel uomo affianco a lei.

“Buonasera”

Per poco non arrossì, colta di sorpresa da quel saluto che non si aspettava.

“Buonasera a lei”

Era ancora più bello di come immaginava. Il colore degli occhi era castano scuro, intenso. Si potevano distinguere delle pagliuzze tendenti al verde. il suo sguardo era difficile da sostenere, non lo distoglieva un attimo, se non fosse stata così sicura di sé, si sarebbe sentita a disagio.

“Si diverte?”

Chiese Francesca

“Si abbastanza. Ma credo che mi divertirei di più in sua compagnia”

“Magari sono noiosa, e logorroica. Non so se potrei essere all’altezza del suo negroni, o dei suoi amici”

“Scopriamolo.”

Replicò risoluto Paolo.

La serata proseguì con l’unione dei due tavoli, delle rispettive compagnie di amici. E passò molto allegramente e in maniera del tutto fluida.

Non ci fu però, un solo attimo, in cui i due smisero di flirtare. Battutine, sguardi complici, sfioramenti delle mani fintamente involontari.

E come, volevasi dimostrare, i due finirono nella stanza di albergo di Francesca. Fu una notte, per entrambi, piena, magica, intensa. Si addormentarono stremati da quella passione che li aveva consumati, all’alba, e come da copione, furono molto sinceri l’uno con l’altro e nessuno dei due aveva aspettative dopo quella notte.

Fecero colazione insieme, poi Paolo, lasciò l’albergo.


Passarono mesi da quella notte, senza più vedersi o sentirsi e la vita di entrambi andò avanti come sempre, con i loro festini, con i loro rispettivi incontri d’amore, con il loro lavoro.

Ma, nessuno dei due aveva completamente dimenticato l’altro.


Il destino volle dare loro una seconda possibilità per far capire ad entrambi chi avevano davvero davanti.


PARIGI- 17 SETTEMBRE

Francesca stava facendo colazione nella sua boulangerie preferita, dove si recava sempre quando si trovava a Parigi per lavoro. Paolo, uscendo dal portone di casa, la vide.

Ma sei davvero tu?”

“Oh, anche a Parigi? Ma tu sei ovunque! La settimana scorsa ho letto una tua intervista su un giornale”

“Ah sì? Ti ho fatto una bella impressione?”

“Bè insomma, con quel discorso dell’essere contro il matrimonio, contro i figli, ti sarei messo contro la metà delle donne del mondo, se non tutte.”

“Ma io ho chiesto che impressione ho fatto a te, non al resto del mondo”

Gli sguardi che si scambiavano erano pieni di desiderio, e di voglia di aversi.

Pochi istanti dopo, erano nell’appartamento di Paolo, amandosi a modo loro.

Tu sei uguale a me”

“O forse sei tu che sei uguale a me”

Sfatti dall’amore che si erano scambiati, iniziarono un dialogo surreale.

“Mi piaci”

“Anche tu. Ma, lo sai chi e come sono. Sono stata chiara fin da subito. Quindi niente discorsi sdolcinati o patetici.”

E alla velocità della luce, Francesca stava raccogliendo tutti i suoi vestiti dal pavimento, per vestirsi di corsa, dare un bacio sulla fronte a Paolo, e con un “Arrivederci” dileguarsi per il corridoio. Lui non ebbe nemmeno il tempo di replicare.


Passarono altri mesi. Il pensiero dell’altro era costante, e fisso. Ma nessuno dei due cercava l’altro.

E visto che il destino è beffardo…


NEW YORK- 21 DICEMBRE

Francesca si stava dedicando al suo sport preferito: shopping natalizio in una delle città più belle al mondo in quel periodo. Amava New York soprattutto sotto natale, era magica, romantica e le sembrava che anche l’aria aveva un profumo diverso. Si fermò davanti ad una vetrina, ammirando un vestito, provando ad immaginare come le sarebbe stato addosso.

In quell’attimo si sentì osservata e attraverso il riflesso della vetrina, vide una figura maschile familiare dall’altra parte della strada che sembrava guardare nella sua direzione. Si voltò e con non poco stupore, si rese conto che era Paolo. Le andò incontro. Quando furono abbastanza vicini, l’unica cosa che lui disse fu:

“Se non è questo l’incontro perfetto, dimmi tu quale potrebbe essere”



-Ille-



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