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Immagine del redattoreIlle

Il cappello di paglia

Aggiornamento: 10 dic 2023


Non si conosce il suo nome. Non si sa quanti anni abbia. Nessuno sa da dove arriva. Nessuno sa veramente chi sia. La chiamano “La signora col cappello di paglia”. C’è chi dice che sono anni che la vede su quella spiaggetta. Chi giurerebbe di conoscerla da almeno 60 anni. Eppure nessuno sa nulla di lei. Assolutamente nulla.

L’unica cosa che è certa, è il suo appuntamento sulla spiaggia.

Ogni pomeriggio alle 16,00 circa, la si vede camminare lungo Viale Dante, e percorrere la strada che da Finalborgo arriva fino al mare, con il suo cappello di paglia in testa e la sediolina sotto braccio.

Arriva fino alla spiaggia, si posiziona sempre al solito posto, sistema la sua sedia e si siede. E sta li. Immobile ad osservare le onde del mare.


Ci sono molteplici teorie su questa bizzarra signora: c‘è chi pensa che sia diventata pazza dopo aver visto il marito impiccato. C’è chi dice che è una signora sola a cui piace il rumore del mare e la solitudine. C’è chi dice che è una strega che manda maledizioni tramite le onde del mare. C’è chi dice che è una barbona ben vestita che va a passare qualche ora in spiaggia. Altri ancora pensano che abbia perso la figlia in tenera età.

Non si sa quale sia la vera storia, e se esiste una storia, perché nessuno ha il coraggio di parlarle, nessuno ha il coraggio di rivolgerle la parola.

Lei d’altro canto, non guarda in faccia a nessuno, cammina con la sua andatura sicura senza mai incrociare lo sguardo della gente, va dritta per la sua strada verso il mare.


Eppure…


Eppure, lei un nome lo ha.

Ma ha imparato a vivere così. Ha imparato a vivere da sola, con il suo dolore e la sua immensa tristezza. E non ha intenzione, ormai da anni, di condividere più nulla con nessuno. Ha imparato ad essere schiva e a non farsi avvicinare.


Si ricorda, ancora molto nitidamente, il giorno che suo maritò le regalò quel cappello di paglia. Erano a Parigi, in uno dei suoi viaggi di lavoro dove lei lo accompagnava per non passare nemmeno un giorno separati. Sapeva che il loro incontro era stato un dono. E voleva goderselo più che poteva, non avendo la minima idea di quando potesse interrompersi.

Era, lo è ancora, un cappello bellissimo: fatto di paglia, tutto intrecciato con un nastro rosso intorno alla cupola. Come gli diceva sempre lui “Rosso passione come il nostro amore”.

Suo marito è stata la persona che più ha amato al mondo, la persona per cui avrebbe dato la vita. ma la vita, l’ha persa lui.

Si conobbero da giovanissimi, e lui si meravigliava di come passavano gli anni e lei rimaneva sempre bella e giovane.

Lei era bella. Di quella bellezza da far invidia. Aveva i capelli neri corvino, lunghi fino a metà schiena, gambe magre e snelle, un fisico longilineo e asciutto, ma soprattutto aveva un sorriso mozzafiato. Lui era decisamente più “normale” ma la conquistò con la sua simpatia e la sua voglia di vivere. Lei con lui rideva tantissimo. Si divertivano come due ragazzini, si creò una complicità e un feeling da fare invidia.

Passarono degli anni meravigliosi insieme, viaggiarono tantissimo, condivisero moltissime cose ed erano veramente felici. Lei sapeva che prima o poi avrebbe dovuto raccontare il suo segreto, ma aspettava il momento giusto.

Decisero di stabilirsi a Finale Ligure. Dove crearono la loro vita. Tutto il loro mondo era racchiuso in una piccola mansarda, con un balconcino striminzito da cui godevano di una bellissima vista mare.

Per lei quella era la felicità.

Come ogni giorno, anche quel 13 ottobre lui decise di uscire in barca nonostante il tempo avverso. Il mare era agitato e capriccioso. Lei, salutandolo,si raccomandò , come sempre, di fare attenzione.

Passarono le ore, e iniziò a preoccuparsi non vedendolo rientrare. Si era alzato un forte vento e il mare era decisamente arrabbiato.

Decise di scendere verso la spiaggia, nonostante la pioggia incessante. Stette lì per delle ore indefinite a guardare l’orizzonte in attesa di vedere la barchetta rientrare. Ci rimase tutta la notte. Lei, il suo cappello di paglia e la sua seggiolina.

La mattina seguente, ancora seduta in spiaggia, fradicia e quasi sotto shock, venne raggiunta dalla guardia costiera e dalla polizia, la quale dopo qualche domanda, le rivelarono che la barca del marito era stata trovata al largo, ribaltata, in alcuni punti distrutta e che di suo marito non c’era traccia.

Sentite quelle parole, non battè ciglio. Tornò verso la loro piccola dimora con un passo stanco e quasi automatico. Giunta a casa, si spogliò, si infilò nel letto e li rimase per i cinque giorni successivi.

Quando si svegliò da quello che le sembrò il sonno più lungo della sua vita, andò in bagno e si guardò allo specchio: l’incantesimo era svanito. Il suo viso era quello di 70 anni prima. Non era più così bella, la pelle ora era più rugosa e decisamente più vissuta. La sua chioma si era spenta, non era più nera lucente. E nei suoi occhi era tornato quel velo di tristezza che l’aveva accompagnata nella sua vita precedente.

Fu molto facile per lei passare inosservata e non farsi riconoscere: nessuno la conosceva con quell’aspetto. Per strada non la salutavano o le rivolgeva la parola, e lei approfittò di questa nuova situazione per non parlare più con nessuno.

Tutti iniziarono a pensare che l’inquilina della mansarda, dopo la tragedia del marito, se ne fosse andata silenziosamente, e la nuova inquilina poteva essere una lontana parente o qualcuno a cui aveva lasciato la casa. Nessuno mai chiese, e lei non dovette dare spiegazioni.

Iniziò quella che ora era la sua vita. A vivere in disparte, sola, senza avere contatti con nessuno.


Ma, ogni pomeriggio, come quel pomeriggio di tantissimi anni prima, fa la stessa strada, percorre il tragitto che dalla mansarda porta alla spiaggia, armata di cappello e sediolina, con qualsiasi temperatura, in qualsiasi stagione dell’anno e va a sedersi in riva al mare.

E aspetta. Aspetta di vedere suo marito rientrare. Aspetta di sentire le onde del mare che parlano di lui. Aspetta di sentire la sua voce nella forza del vento. E sta lì per delle ore in attesa.

Sa che così attira l’attenzione della gente, a cui piace spettegolare, ma non gli importa.

Lei, gli ha fatto una promessa tantissimi anni addietro. Lo avrebbe aspettato fino alla fine, a qualsiasi costo. E sta solo mantenendo la sua promessa.

Chissà che magari un giorno, il mare, decida di restituirle il suo grande amore.


-Ille-



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